30 gennaio 2012

Geeky side of Paris - Arti e Mestieri

A Parigi c'è un museo.
Sì lo so che non è una novità ma non parlo di uno di quelli famosi, quelli con quadri unici al mondo.
Sto parlando del Museo delle Arti e dei Mestieri, o come dicono loro Musée des Arts et Metiers.

Al di sopra del punto in cui la linea 3 e la linea 11 della metro si incontrano sorge il luogo del quale vi parlerò. In ogni caso vi consiglio di prendere la linea 11 e scendere alla fermata della metro omonima al museo perché vi attenderà una cosa del genere.


Se non lo avete capito l'intera banchina della fermata "Arts et Metiers" è costruita come se ci si trovasse all'interno del Nautilus, il sottomarino del Capitano Nemo, protagonista del romanzo di Verne "Ventimila leghe sotto i mari". Iniziamo bene, no?
Sempre sulla banchina possiamo leggere una targa che ci spiega per sommi capi sia la storia del CNAM (un centro di ricerche) che del museo.

Uscendo dalla metro sarà ben visibile un antico edificio nel cui piazzale troviamo una fontana e la riproduzione della Statua della Libertà. A Parigi ovunque possono ne mettono una, non si stancano mai di ricordarti che l'hanno fatta loro. Mai.

Dopo aver fatto il biglietto (che per i minori di 26 anni cittadini dell'UE è gratuito come per ogni museo francese) ci si può incamminare per raggiungere il secondo piano. E' lì che inizia il percorso fra i vari temi e i periodi storici. Per l'appunto, il museo è diviso in ambienti che differiscono per il tema trattato e in ogni ambiente le installazioni e le vetrine sono disposti in ordine cronologico.


Non starò qui a descrivervi tutto il museo, altrimenti poi voi che ci andreste a fare? Però voglio farvi vedere qualche foto delle cose che mi hanno colpito maggiormente.

Dopo essere venuti a conoscenza che Blaise Pascal aveva solo 19 anni quando nel 1643 costruì la prima macchina calcolatrice della storia e che lo fece per aiutare il padre nel suo lavoro da contabile, ci si ritrova davanti all'apparecchiatura da laboratorio utilizzata da Lavoisier per i suoi studi sulla conservazione della massa. Qualcosa di molto vicino ad un reliquiario per quelli come me, e immagino anche per quelli come voi.


Appena il tempo di smaltire l'adrenalina e ci si ritrova al cospetto di un supercomputer del 1985: il Cray-2

Un macchina che venne utilizzata per la ricerca più avanzata dell'epoca ma anche per scopi militari ed energetici. E pensate che aveva una potenza di calcolo di soli 243 MHz, sono cose da tenere presente quando si impalla il multicore che abbiamo nel pc. Forse c'è qualcosa che non va. In noi, non in lui.

Ed ora l'ultima cosa, il Robot Ecureiul, del 1990. Viene descritto come un robot scoiattolo perché è stato utilizzato negli impianti nucleari per salire sui camini delle centrali e controllare le condizioni dell'impianto dove mandare un uomo sarebbe stato troppo pericoloso.


Questi sono solo alcuni dei molti oggetti interessanti osservabili al Musée des Arts et Metiers, non vi ho parlato di tutto il settore dedicato alle costruzioni, di quello dedicato all'energia, alla meccanica, alle comunicazioni. Tuttavia spero di avervi incuriosito a tal punto che nel caso vi trovaste a passare per Parigi ci andrete a fare un salto.

Gianmarco.

5 commenti:

  1. mettilo in lista tra le cose da fare quando verrò.
    ho il tuo indirizzo. ti rapirò. spero prima possibile! te e iskra!

    RispondiElimina
  2. Ti porterò personalmente a sperdere.

    RispondiElimina
  3. E se ci vai dopo aver letto il "Pendolo di Focault" di Eco, l'esperienza è definitivamente INDIMENTICABILE.

    RispondiElimina
  4. ma che nerd siete!? la pianta del museo è a forma di LOL... :-)

    RispondiElimina
  5. AHAHAHAAH, Marco non ci crederai ma non l'avevo notato :)

    RispondiElimina